Saluto

Il ritorno di un canto

 

 

quando t’incontro
anche dopo giorni
ti rivolgo subito la parola
senza salutarti.
E’ perché non t’ho mai lasciata
come fossi andato
per un momento
in un’altra stanza
e poi di nuovo tu.

 

 

 

 

quanto sole s'è posato
sulle tue spalle acute?
quanto s'è inumidito l'occhio
a sentire i palmi soli?
è come fossi rimasta
voltata fino al tramonto
e fossi poi scesa
a sera verso il fiume
lasciando solo un velo
di garza sull'acqua.
scendi dal cielo
e rischiara col tuo sorriso:
non sopporto il merlo
che fischia al vento
sulla mia collina.